27 giugno 2012

... e se poi ti infili nei sogni della mia pennica ...

mentre sogno di affogare in una piscina di gomma blu e mi sveglio di soprassalto terrorizzata perché so che la piscina è bassa ma il pensiero che sia comunque più alta di me mi sgomenta.

Mi sgomenta questa confusione, queste immagini che si sovrappongono e i ricordi che io spingo giù con tutte e due le mani ma che continuano a saltare fuori da tutti i miei fori ...

Mi sgomenta sentire che qualcosa dentro di me freme e si dibatte ... e mi sembra di non avere abbastanza forza per tenerlo fermo, per tenermi ferma, per non mettermi a correre ... avanti o indietro non lo so più nemmeno io.

Cerco di pensare che è solo pelle, che sono solo sguardi, solo parole: solo bla bla che dicono tutti, sempre uguali, sempre banali sempre attesi e ugualmente disattesi.

Cerco di pensare che non è niente, che non sarà niente, che è passato tanto tempo, che sono successe tante cose, che ne succederanno altre, che non c'è altra strada che questa...

solo che io non lo sapevo.

non sapevo che quando ti togli la maglietta al buio in una casa senza elettricità, ti togli mesi grigi e canzoni stonate dal cuore

non sapevo che quando appoggi il viso accaldato sull'avambraccio di qualcuno, appoggi anche parte delle ragioni che ti sei data, parte dei tuoi massi

 non sapevo che se ti lasci accarezzare in silenzio succede che poi hai paura di nuovo e non è tuttaposto niente.


21 giugno 2012

congiunzioni avversative e avverbi negativi

Ieri ero a bere una robetta (che poi -etta non lo è mai perché fa caldo, perché ho sete, perché di là fanno i cocktail meglio, perché é l'ultimo...e poi quando alle 23 guardi l'ora con l'occhietto bollito e esordisci candida "io sarei un po' ubriaca" e ti senti rispondere "anche noi", capisci che c'è dell'amicizia vera) con le fide amiche singol più una guest fidanzata che però secondo me se la passa gran peggio di noi donne sine penis domesticus.
Comunque eravamo lì, grondanti di sudore a sbevazzare ed indicare le une alle altre improbabili uomini in canottiera gialla e sciavatte quali compagni durevoli, quando (ma guarda che novità) siamo finite nei soliti discorsi che hanno come soggetto il nome UOMINI seguito o preceduto, cambia niente, dalla congiunzione avversativa MA (e a volte anche dalle parole ECHECAZZO).
Piccolo inventario:
"ma gli uomini dove cazzo sono finiti?"
"ma di trentenni (sottinteso) normali ce ne sono?"
"ma tutte io le merde (non sottointeso; è un sinonimo. controllate. giuro)"
"ma guarda io basta con gli uomini" (credici sorella)

insomma cose così.
Si lo so, siamo noiose!
A nostra discolpa devo però dire che al momento io e le fide deteniamo, probabilmente, il guinnes dei bidoni nella città dei sampietrini..tipo che se andiamo in un locale stai sicura che ci sono almeno 2 per ciascuna quindi 6 in totale, uomini con cui abbiamo avuto relazioni fallite, approcci sessuali miseramente naufragati, buche colossali e belle cose così.
C'è della professionalità me ne rendo conto.

Detto questo, si è presentato a noi l'annoso interrogativo: dato che con un uomo ci usciamo massimo una volta perché poi, nonostante l'uscita sia andata bene (giuro!) e c'è stato, magari, anche il limone di cortesia, lui sparisce (sui motivi della sparizione dell'individuo bisognerebbe aprire una parentesi lunga e dolorosa. Basti dire che generalmente i bocconcini da cui veniamo avvicinate sono: matti, innamorati di altre donne, fidanzati con altre donne, appena mollati con altre donne, ignavi, omosessuali, stronzi, neocatecumeni, troppo giovani, troppo vecchi.), ci chiedevamo: è meglio chiudere queste miserande uscite con le sacre parole "almeno gliel'ho data" o "almeno non gliel'ho data".
Le opinioni, devo dirlo, per onor di cronaca, propendevano quasi all'unanimità per la frase senza avverbio negativo, asserendo come motivazione il fatto che lo fai per te, chechissenefrega, che se è una persona di merda tanto meglio che poi non lo rivedi più.
Io però, nonostante i conseguenti picchi ormonali e acidità corrosiva,continuo a preferire (e praticare) la seconda opzione perché, per quanto il fido A. sostenga che "l'anima a Dio, la vagina a chi voglio io", a me solleva il pensiero di non essermi concessa ai suddetti soggetti.
Mi piace pensare che "ok ho limonato un coglione del '79 che dopo avermi stalkerata per mesi mi ha scaricata per la sua ex brutta e psicopatica, ma almeno non gliel'ho data!"

20 giugno 2012

Non dicono forse che tutto ha un senso? Anche le cose brutte?
Anche quelle che ti fanno sentire piccola e sciocca, anche quelle che un po' ti senti nuda e colpevole?

Oggi si.

Oggi che il fatto che lui non mi risponde (e lo so che neanche mi piace) mi da più fastidio di quanto dovrebbe; mi importa più di quando sarebbe ragionevole per uno che neanche bacia bene. tiè.

Oggi che Giovanni mi ha scritto che non riposarsi dopo la laurea non va bene per la "testa" e cià ragione visto che mi sono ammalata e solo ora, che sono da tre giorni letto-divano, divano-letto, mi rendo conto di quanto non mi sono resa conto, di quanto ho corso, di quanto ho divagato, di quando ho lavorato, di quanto, di quanto...sono rimasta ferma sui sampietrini scomodi di questa città, sul balcone di marmo della finestra della mia camera che mi assomiglia così poco...

Oggi che quello che faccio mi piace gran poco e mi annoio e sudo e vorrei dire tante parolaccie ma tanto nemmeno quelle servono.

Oggi mi fermo perché è davvero ora di ripartire.




p.s.: E i peni lasciamoli a qualcun'altra che tanto io ciò il ciclo!

so soldi

Prima stavo preparando le zucchine trifolate e non so perché ma mi è venuto da pensare al rapporto che gli uomini che ho frequentato nella mia disgraziata vita, avevano con i soldi, e sopratutto, il rapporto soldi - vita di coppia, ecco.
Allora, partendo dal presupposto che io non è che proprio, proprio possa paragonare la mia lista di uomini all'elenco dei tesserati P2, (che poi si dice che sia la qualità e non la quantità che conta ma anche lì mi sa che sono in difetto...), cmq qualche esperienza ce l'ho avuta, suvvia!
E, sulla base di tale esperienza posso classificare, almeno 5 approcci al denaro:

1) L'uomo che paga tutto lui (senza voler niente in cambio): raro, rarissimo. Penso sia in via di estizione come l'ochelot o già estinto come il dodo. Una volta lo si sarebbe chiamato l'uomo "cavaliere" o, in tempi più recenti, "homo-homo".
Io ho avuto l'enorme fortuna di incontrare uno dei pochi esemplari rimasti quando ero ancora una tenera fanciullina appena uscita dalla teen age. Talmente tenera che chiamarmi cretina fa uguale va'. Bhe, fatto sta che l'ho scaricato incurante del bendidio che mi era capitato e ignara della sfiga in cui mi stavo per cacciare (vedi tipo 5).
Comunque eravamo ancora nei primi anni 2000 quindi secondo me adesso sono davvero tutti morti o trasformati in qualche meno nobile sotto categoria, quindi scordatevelo! O accontentatevi della versione 2.0:

2) L'uomo che paga tutto lui solo perché vuole la tua vagina: ebbenesì.
Piacevole, non c'è che dire, anche perché di solito questo ci sa fare, cioè tipo che potrebbe fare l'escort di mestiere per intenderci...
Gentile, educato, ben vestito, curato, ti porta nei posti giusti: aperitivo, cena, dopo cena...ti fermi da me? si!
...................................................
più visto, ne sentito.
Bhe, almeno non ho pagato io.

3) L'uomo che paga tutto lui perché sua mamma gli ha detto che si fa così.
"ma dai tu hai già offerto il primo giro"
"no lascia stare"
(compiacimento femminile)
"daaaai! ma hai già pagato?! almeno ti do i soldi"
"lascia stare, metti via"
(quasi si bagna la mutanda)
"aspetta che vado a pagare il caffè..."
"lascia già fatto!"
(adesso lo faccio mio)
"ma dai, mi dispiace che hai pagato tutto tu!"
"mia mamma mi ha sempre detto che non si fa mai pagare una donna; ce se io faccio pagare una lei si incazza"
"......................................................(muori)".

4) L'uomo che poichè ti vuole scopare ed, inoltre, è moooolto più grande di te, dovrebbe pagare tutto lui e non lo fa.
Subdolo e infido l'uomo tirchio vorrebbe scoparti con dispendio zero di energie e soldi, tanto che ti ubricata per non farti sentire la fame e non doverti offrire la cena.
 Perché dai, diciamocelo, se alle 23 ci rendiamo conto che sono tipo 5 ore che siamo seduti in piazza a bere bianchetti e io dico "oh che tardi, non abbiamo neanche cenato!", tu, se non fossi un tirchio maledetto, non rispondersti "su dai, andiamo a bere una roba da un'altra parte!".
Se io non ceno, ho fame, tanta, divento irritabile, cattiva e, sopratutto, non te la do, uomo tirchio, ricordatelo!
E sopratutto il pagamento alla romana, se siete nati prima del 1989, sapete dove potete mettervelo?!

5) L'uomo che non offre niente, mai e le rarissime volte in cui lo fa paga, al massimo, (ma generalmente ha sempre pezzi grandi. so' problemi eh.) il suo o i due euro dei 102 che devi sborsare puntualmente tu!
Merda suprema delle merde, questo è l'uomo che dovete fuggire come la peste nera perché il suo atteggiamento con i soldi è rivelatore della sua merdosa indole: fai tu, arrangiati amore, io sono stanco/ ho troppi pensieri e/o pensieri più importanti/ non ho energie (top)/ tu sei più brava.
E tu sei una merda!
Ignobile cratura vi sfrutta fin dall'inizio ma voi obnubilate non ve ne accorgete perché pensate di avere tra le mani un uomo superiore, il maschio alpha a cui è concesso tutto, ma proprio tutto, perfino fare pagare a voi la cena dell'uscita per il vostro anniversario (che viene rigorosamente festeggiato giorni/settimane/mesi dopo la data ufficiale perché lui quel giorno era impegnatissimo. come no.) che ha organizzato lui.
Scappate appena potete, non lasciattevi iretire da cotanta merdosità. Non vi merita e non si merita una lira. Al massimo potete aprire un fondo tipo telethon per abbonarlo a vita ad un servizio di psicoterapia. Ma anche no.


16 giugno 2012

Si lo so che lo fanno tutti, ma in una domenica pomeriggio hangover si può tutto.
Anche mangiare tantissima cioccolato se non fossi sicura di vomitare...comuqnue, pensavo alle cose che amo e a quelle che odio e al fatto che me ne vengono continuamente in mente di nuove...sopratutto quelle che odio... siccome finisce sempre che se io non scrivo le cose poi me le dimentico, eccoqua:

AMO

guardare le repliche dei telefilm così tante volte da sapere a memoria le battute.

comprare libri. tanti.

stalkerare: dammi un nome e ti trovo quello che vuoi.

cantare e ballare in macchina canzoni oggettivemente brutte. Soprattutto mi piace farlo con mia sorella.

le lucciole in giardino a maggio.

il caldo.

fare ridere qualcuno. di gusto.

gli uomini con la barba e i baffi.

spararmi mille puntate di un telefilm in una giornata sola.

i vestiti dopo che hanno preso la forma del mio corpo ma anche i jeans appena lavati che stanno ancora stretti sul culo.

andare in moto/motorino dietro a qualcuno ai concerti così troviamo parcheggio subito e vicino all'entrata.

Gli uomini tatuati. Sopratutto quando intravedi il tatuaggio dalla manica della maglietta. brividi.

quando riesci a sostenere una conversazione fatta solo di battute e frasi brillanti con un uomo. generalmente è amore o amicizia vera. belle cose.

procrastinare il ritorno a casa con frasi come "ci fumiamo l'ultima cicca" "beviamo l'ultimo".

ODIO

La maniche troppo lunghe. Ma perché se un vestito é taglia S tu ci devi mettere le maniche di una XL?

dovermi impegnar per pronunciare la parola "Jeghermaister"

i dolcevita bianchi effetto collo ingessato e gli accessori bianchi in generale.

Lo smalto perlato.

Chi si allaccia le scarpe sopratutto se Converse, cose non si fanno punto.

Il fatto che se sei genitile con uno passi automaticamente per una che ci prova/ci sta.

i peli e quelle che ti dicono "io non mi depilo le coscie perchè tanto c'ho i peli biondi". Si ma cazzo sempre peli sono!

il freddo, i piedi freddi e quelli che al primo sole ti dicono che non vedono l'ora che arrivi l'inverno o che "ok caldo ma non troppo che poi rimpiangiamo il freddo". Io il freddo non lo rimpiango mai, ricordatelo.

le mutande che si infilano tra le chiappe.

i pantaloni a vita alta; che dio benedica gli anni 2000 e la panza de fori.

chi usa gli stuzzicadenti. schifo schifo schifo. E guarda che non serve a un cazzo che ti metti la mano davanti alla bocca mentre ti ravani i denti che tanto si vede uguale.

gli uomini con i sandali e le mutande sintetiche. colorate.

i segnali equivoci.

i miei occhi che non fanno mai quello che gli dico e tutti ci leggono dentro le cose.

sbagliare (quasi sempre) a comprare il numero delle scarpe col tacco.
Perché non viviamo in un mondo in cui sono i commessi a dirti che numero porti e non tu a doverlo dire a loro? Perché non esistono le scarpe su misura (economiche intendo)? Perché devo avere un piede leggermente più lungo dell'altro?

quelle che si tengono gli occhiali da sole in testa. Anche se le battono quelle della combo: occhiale in testa + mollettone che Irina Derevko a te ti fa na sega!

Quelle che chiamano tutti amore/tesoro/stella/gioia/cuore.

Quelli che non dicono neanche una parolaccia ma anche quelli che bestemmiano (male).

i brufoli a 27 anni perché ti é venuto il trip dei prodotti bio e ti sei cuccata la dermatite.

quelle che ti dicono che loro non si mettono la crema sul viso perché non hanno tempo per ste robe che la loro vita è troppo frenetica. esplodi. Io la crema sul viso me la metto anche sbronza marcia.

quelle che non ordinano alcolici. che lo so che sono stronza ma io dico, allora stai a casa tua no!

quelli che mettono TUTTE le foto delle vacanze in fb e quelli che cambiano status sentimentale.

le coppie che vogliono farti uscire dal tuo stato di singol presentandoci amici che, secondo loro, sono proprio, ma proprio "giustissimi per te". mai.

sport violento

Il sesso occasionale è uno sport violento.

O forse lo è il sesso in generale, pure quello stabile, nel senso di quello che fai sempre con la stessa persona, tra le stesse lenzuola (cambiate ogni tanto chiaro), nello stesso letto di cui conosci tutti i rumorini e i cigolii che cambiano in base alla posizione e cose così...

Io quel sesso lì non me lo ricordo più tanto bene...sfumato, sfuocato e va bene così...però so che non mi facevo male. Non tornavo puntualmente dolorante e coperta di lividi. Non mi sembrava che fosse così...così...violento, ecco!

Ma come fa una ad avere una vita occasional-sessuale attiva senza inficiarsi la vita sociale causa aspetto da lottatrice di kick boxing e/o da Irina Derevko seviziata dal pappa?!

Che poi come glielo dici ad uno di cui non conosci l'odore o la consistenza della pelle: più in su, più in giù, più piano, più forte...mah!

E se la violenza...che poi sarebbe meglio chiamarla veemenza...fosse il prezzo da pagare per l'assenza di pasticci sentimentali? per il fatto che non ti troverai mai a sedare un litigio con il sesso e metterci dentro tutta la rabbia che non dici? o ancora per il fatto che puoi permetterti di fregartene del fatto che se lui ti fa qualcosa devi obbligatoriamente ricambiare?

E se fosse colpa dell'improvvisazione...e forse anche un po' dell'alcool con cui generalmente si annaffiamo le serate sessualmente tese?

E se invece fosse solo che quando si prende fiato e si riavvia fa sempre un po' male?