16 settembre 2012

Cose che non ricordo più

Sai quella sensazione di tornare a casa?
Annusare odori familiari quando appoggio la testa sul petto perché sono bassa e generalmente al collo io nemmeno ci arrivo.
Toccare schiene di cui conosci la consistenza, la disposizione delle costole.
Sapere esattamente quanti strati troverai tra pelle sua e mani tue.
Sentire che è li che devi stare, che non c'è altro posto per sentirsi così, per amare così, per essere amata così, per essere te, sopratutto.
Sai quella sensazione di tirare il fiato perché finalmente sei arrivata?
Abbracciarti e appoggiare la valigia, lasciarsi andare, non pensare.
Spogliarsi di tutto quello che ogni giorno mi metto addosso per andare là fuori, per convincermi, indolente, ad andare la fuori a camminare, sbattere la testa, cadere, camminare, ancora e ancora.
Chiudere gli occhi e sentire che ogni muscolo si lascia andare
peso morto su di te e quasi appoggio i piedi sui tuoi e mi lascio camminare, ti lascio fare perché ne ho bisogno, perché stretta lì non si può fare altro.
Lasciarsi accarezzare,
restare immobile a sentire tutto quello che c'è dentro l'immobilità, dentro il silenzio, nell'assenza del superfluo.
Sentirmi nella tua pelle, nel tuo odore, nella tua stretta
resto ferma. finalmente.
fermami.
permettimi di fermarmi.


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